"Il mondo che vorrei è un mondo dove si viaggia sempre e non si arriva mai", è questa la chiave con cui Vasco Rossi interpeta il suo nuovo album.
A 56 anni, Vasco Rossi continua a non tirarsi indietro. Odia l'ipocrisia e lo dice chiaramente in "Non sopporto". Nutre molta diffidenza verso chi ha solo certezze e mai un dubbio e cosi' diventa feroce, ironico al limite del sarcastico in "Dimmelo te", ma non mancano le ballate nè un omaggio all'amore in "Colpa del whisky".
"Mi sento un sopravvissuto - riconosce - Ho fatto un sacco di esperienze e cambiato molti modi di vivere: ho vissuto da sconosciuto, da povero, da ricco e famoso, da montanaro, da studente, da deejay e rockstar. Mi sembra che Dio mi abbia concesso una vita veramente molto varia e lunga .. o forse - scherza - si è dimenticato di me".
Tutti i testi sono firmati da Vasco Rossi che sembra proseguire il suo cammino verso il minimalismo in qualche modo ricongiungendosi allo stile degli esordi. Per le musiche, si e' avvalso della collaborazione di Tullio Ferro, Gaetano Curreri e Guido Elmi, da anni complici, ognuno a suo modo, delle differenti atmosfere musicali che avvolgono l'album.
Ennesima dimostrazione che se anche non spericolata, la vita del Blasco viaggia ancora a Mille!
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